sabato 14 marzo 2009

PELLEGRINAGGIO


Ieri abbiamo fatto il bagno in piscina con i vestiti addosso, e nello stesso momento eravamo ad Utrecht in visita alla “Rietveld-schroeder huis” ma anche a casa, a prendere il primo sole in terrazza, smontando pezzi di lego. C’è chi alle 2 di notte si è visto sfuggire l’ultimo treno per casa e ha vagato in cerca di autobus, monete, e solo alla fine, molto più tardi, delle chiavi dell porta frugate in borsa. Le prove proseguono e ormai direi che va tutto bene, benissimo. Tutto migliora di volta in volta e dopo l’ultima trovata di Polly, abbiamo adesso anche lo spazio giusto dove poter giocare con i ruoli che ci siamo voluti dare. Ieri forse un po ingombrante, ma perfetta per l’Ostade e bella bella bella come dimensioni, in funzione delle scene. Mi vien voglia di recitarci, in una struttura cosi bella! Direi di essere soddisfatto, anche per l’impressione che mi pareva fosse importante dare alle scene. I dialoghi, gli scontri trai venditori del primo atto, assumono dietro questo “mobile” multiuso, in questo caso scrivania, una caratteristica da cinema “espressionista”, ed evocavano nella mia mente la scena del dottor Caligari che va dal messo comunale a chiedere il permesso per esporre Cesare ( il messo è scortese e pagherà con la morte l’affronto, ma questa è un'altra storia).
I “piani” su cui le personalità hanno da confrontarsi sono stimolanti, per non parlare delle idee video che Albert Figurt sta portando a termine, che completano in chiave più spiritosa il quadro. Il resto, il talento degli attori di “Astaroth” è ormai una certezza e faranno un figurone. Aggiungo la scoperta bellissima e sempre più convinvennte della figura di Shon (ovvero, Shon che nasconde la scoperta, per quanto mi riguarda, di Gabriele una persona affabile e di grande talento). Cozza è Mauro De Rosa, una figura conosciuta nel mondo di Astaroth, un graditissimo rientro e secondo me, mentalmente la persona più preparata e concentrata sin dall’inizio. Eccolo nella foto con Sebastiano "Brigo" Gentile.
Ormai manca poco, e aldilà delle chiacchiere che a noi, specialmente a me, piace fare, avremo tempo per percorrere le strade possibili, o impossibili se ci va, più in futuro che stavolta. Adesso concentrazione e divertimento. La parte musicale definita, attende la conferma del pubblico, dopo che anche Frans Weisz, maestro speciale per cui ogni volta mi trasformo in “spugna”, l’ha commentata premendo il pulsante piu alto del mio ascensore emotivo. Ma accidenti che scrittura barocca. Stop, è un telegrafo!
La mia strada è sgombra da qualsiasi nebbia, la prossima meta è chiara e sarò in cammino, già dai prossimi giorni…. direi che posso rimettermi in viaggio, briganti e lupi compresi, che non se ne può fare a meno. Ho un nuovo disco da portare pellegrinando in dono la via francigena, ad altre anime senza speranza.

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